Il settimanale britannico, The Economist elogia il governo Meloni, sottolineando successi e sfide future per l’Italia.
Nel suo recente editoriale, The Economist ha sorpreso molti con un’analisi estremamente positiva del governo di Giorgia Meloni, primo ministro italiano e leader di Fratelli d’Italia. Questo approccio si discosta nettamente dalla consueta narrazione critica spesso riservata ai governi italiani, in particolare quelli di centrodestra. Il pezzo, intitolato: “Giorgia Meloni has proved the doubters wrong”, sottolinea come Meloni abbia saputo smentire gli scettici, guidando l’Italia attraverso tempi incerti e tumultuosi, contrassegnati da sfide come la pandemia e la crisi energetica scaturita dall’invasione russa dell’Ucraina.
Meloni, gestione dell’immigrazione e relazioni internazionali
Uno degli aspetti più lodati da The Economist è la gestione del delicato tema dell’immigrazione da parte del governo Meloni. La premier ha riportato il dossier migratorio al centro del dibattito europeo, dimostrando capacità e determinazione. Inoltre, il governo italiano si è distinto per i suoi solidi rapporti con gli alleati della NATO.
Nel corso dell’ultimo anno, l’Italia ha mostrato un forte sostegno all’Ucraina, contribuendo con aiuti militari, mantenendo nel contempo un approccio equilibrato anche verso Israele. Queste politiche hanno non solo rafforzato la posizione dell’Italia sul piano internazionale, ma hanno anche assicurato l’accesso continuato ai fondi del piano di ripresa post-Covid dell’UE, che ammontano a 194 miliardi di euro.
Sfide economiche e la strada per il futuro
Il settimanale inglese non è il solo che loda la premier, però The Economist non ignora le sfide che il governo Meloni deve ancora affrontare. Un aspetto cruciale riguarda la gestione efficiente dei fondi europei. Il settimanale evidenzia come l’Italia debba superare ostacoli burocratici, in particolare nella risoluzione delle controversie e nel recupero dei crediti, che rappresentano un freno per l’attività produttiva.
Inoltre, il governo ha dovuto intervenire per limitare l’impennata dei prezzi su alcune rotte aeree e imporre una tassa sugli extra profitti delle banche derivanti dall’inflazione. Nonostante le preoccupazioni, The Economist considera l’Italia come uno dei paesi meno problematici in Europa al momento, ma riconosce che le maggiori sfide sono ancora all’orizzonte.